Un olio di famiglia

Da diverse generazioni la famiglia Girone-Bisceglie opera nel settore agricolo sviluppando tecniche e processi di colture sempre mirate a un'agricoltura bella, efficiente e rispettosa dei cicli della natura.

Luigi e Vito sono cresciuti giocando tra i filari degli ulivi in contrada Ganga di Lupo, rincorrendo il trattore di papà Michele da cui hanno imparato l’amore per i frutti della terra e da mamma Maria l’insegnamento dei valori familiari come la pazienza e la costanza che, insieme ad un lavoro continuo, permette poi di raccoglierli.

Nei 15 ettari di uliveti la produzione di olive cultivar coratina aveva raggiunto circa 800/900 quintali l’anno. La famiglia Girone nell’estate del 2017 decide di investire nella trasformazione diretta del prodotto. Grazie a una grande attenzione nella selezione del migliore frantoio e alla scelta del processo di spremitura a freddo viene imbottigliato l'Olio GangaLupo.

Una prima produzione selezionata e di qualità. Un marchio che fonde i caratteri diversi di Luigi e Vito, sovverte i loro percorsi, li mischia e li proietta, forti della tradizione di famiglia, in una nuova attività imprenditoriale che porta sulle vostre tavole il gusto di questa avventura.

Chi siamo

Luigi ha studiato agraria e scienze ambientali. Lavorando da sempre a fianco del padre, è diventato un esperto coltivatore a soli trent'anni.

Vito è un giovanissimo ingegnere edile. Dopo la laurea è andato a lavorare a Torino ma non ha mai dimenticato le sue radici e ha applicato il suo spirito di intraprendenza nell’impresa di famiglia.

Uno sconosciuto in cucina

Invitereste mai uno sconosciuto a casa vostra, a sedere alla vostra tavola? Gli permettereste di avvicinarsi ai vostri figli? Vi sarà difficile crederlo ma lo fate quotidianamente e lo sconosciuto in questione è l’olio extravergine di oliva.
Ma impariamo a conoscerlo meglio.
Per ottenere un extravergine di qualità bisogna partire da olive sane, raccolte al giusto livello di maturazione e spremute nel più breve tempo possibile dopo la raccolta.
Si sente spesso parlare dell’acidità dell’olio extravergine come sinonimo di qualità. In effetti è probabilmente il parametro chimico che meglio sintetizza una valutazione complessiva sulla qualità ma il problema è che viene interpretato dalla maggior parte dei consumatori in maniera errata. Un buon olio extravergine avrà generalmente un’acidità molto bassa ma l'organismo umano non è in grado di valutarla con i propri sensi. Moltissimi consumatori credono che la sensazione di piccante sia proprio l'espressione di tale acidità.
Niente di più sbagliato. Il piccante è la manifestazione sensoriale della presenza di una classe di sostanze aromatiche chiamate polifenoli che sono anche dei potentissimi antiossidanti naturali. Il piccante e l'amaro non sono quindi prova di elevata acidità dello stesso, ma al contrario prova della presenza di queste così importanti e salutari sostanze che rendono l'extravergine un prodotto unico e straordinario. Il bassissimo livello di acidità, rilevato dalle analisi chimiche organolettiche effettuate sui campioni di olio Gangalupo, è la chiara dimostrazione di tutto ciò. Io ho avuto modo di tenere a battesimo l’olio Gangalupo e di seguirne tutte le fasi di produzione dalla raccolta all’imbottigliamento, selezionando il frantoio più adatto a garantire la trasformazione e la conservazione dell’enorme potenzialità di queste olive straordinarie che non temono siccità grazie ad un capillare impianto di irrigazione dei campi che garantisce un costante nutrimento alle piante anche nelle condizioni climatiche più difficili. Il risultato è davanti ai vostri occhi e sulle vostre tavole.
Buon appetito e buon extra vergine a tutti.

Dott. Alfredo Marasciulo
Capo Panel Riconosciuto dal MIPAAF

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